Archivi del giorno: dicembre 1, 2010

danno.

Guardarsi dentro e scoprire che non c’è niente.
Doccia calda post giornata-pioggia, giornata-freddo, giornata-merda.

“No, ma mangio giusto la minestra”.

Ed ero proprio quella che doveva mangiare “solo la minestra” mentre prendevo cucchiaiate di farro direttamente dalla pentola, mangiavo macedonia e due fette di torta di spinaci. Oltre alla minestra, chiaro.

Sono. Piena.

Di cosa, non lo so. Forse di stupidità. Di incoerenza. Di falso star bene.
Forse di 700kcal circa, forse di tutto questo dolore allo stomaco che cerca di dirmi che non ce la fa più.

Ieri il mio medico di base mi ha detto che mio padre si era confessato preoccupato. Le ha detto “Credo che mia figlia sia anoressica”.

Abbiamo sempre avuto un rapporto speciale, io e mio padre.
Sono quelle che Goethe ( Goethe, giusto? ) chiamava “affinità elettive”.
Sono un libro aperto per lui.

A dire il vero ci sono solo due persone che riescono a leggermi con facilità: mio padre e il mio ragazzo.
Ho detto leggermi, non necessariamente capirmi. Quel passo non l’ha ancora fatto nessuno.

Insomma ieri sono stata da questa dottoressa. Le ho detto del mio vegetarianesimo, e lei si è confessata stupita – credeva che fossi lì per smentire le “accuse” di mio padre.
Eh.
Come fai a dire ad una ragazza con problemi alimentari di andare a parlare con una dottoressa riguardo una dieta presumibilmente sbagliata?
Ho avuto tutto il tempo di imbastire questa scusa del vegetarianesimo ( che tanto scusa poi non è … ), ufficializzarlo al mondo e quasi ricevere un applauso dalla dottoressa. Vegetariana anche lei.

Fine delle danze.

Dopo un’intera giornata passata sostenendo il mio peso sullo yogurt di stamattina ( e qualche caffè ), mangio una mela rossa in treno.
Poi arrivare a casa, e questo.

Mi sento male. Fisicamente. Psicologicamente.
Non ho ancora finito il lavoro, e domani mi ero prefissata di consegnarlo.
Mi sento una fallita.